BOARDERCROSS BIKE RACE

Buona la prima sull’Alpe Cimbra. Noi eravamo presenti con Luca Sponda.

IMMAGINATE UN PERCORSO DA BOARDERGROSS CON SALTI, PARABOLICHE E WOOPS, ESATTAMENTE COME QUELLI CHE VEDETE NELLE STAZIONI SCIISTICHE PIU COOL. SOLO CHE INVECE DEGLI SNOWBOARDER VI SIANO DEI BIKER SULLE LORO MTB. CHE SPETTACOLO. ARMATI ADEGUATAMENTE IMMAGINATE CHE QUESTI FANATICI DEL GRAVITY SOTTOZZERO SI SFIDINO A DUE A DUE SU UN TABELLONE A ELIMINAZIONE

Un tempo, l’uomo che non doveva chiedere mai si limitava a spruzzarsi addosso una fragranza che sapeva di muschio, poi è arrivato Vin Diesel” parola di Alpe Bike Cimbra.

Si è svolta domenica 25 febbraio la prima edizione dell’evento sulla neve Boardercross Bike race. Oltre 60 gli iscritti con Sabato le prove e Domenica la gara vera e propria: dopo la fase individuale a cronometro, si sono classificati 16 bikers -primi tempi- che si sono sfidati in batterie da 4 ad eliminazione diretta, con passaggio dei primi 2 di ciascuna batteria, fino alla sfida finale con i migliori 4.
Naturalmente erano vietatissime le gomme chiodate (per motivi di sicurezza). La scelta migliore, quindi, cadeva sulle gomme da fango. Sotto una copiosa nevicata e una temperatura di -10°, si sono dati battaglia in un clima molto epico i 60 iscritti che hanno tenuto vivo e allegro il clima grazie anche al contorno di pubblico e musica.

Al termine della gara partecipanti e organizzatori hanno festeggiato i primi classificati con un gustoso panino a base della classica lucanica trentina. Una menzione agli sponsor della gara: Jeep, Limar, Camelback, DTM, Cape Horn e Xbionic.

Classifica BoarderCross Bike Race
1° posto - Cappellari Ivan 
2° posto - Muraro Christian 
3° posto - Bordin Marco 
4° posto - Bressan Giacomo

La gara vista dal nostro tester Luca Sponda

Il 25 febbraio si è svolta la “Boardercross Bike Race” sulla relativa pista di boardercross della Skiarea Alpe Cimpra a Passo Coe, organizzata da Alpe Cimbra Bike Events. Le temperature proibitive non hanno fermato l’evento e i coraggiosi rider che si son dati battaglia sotto vento e neve. Una discesa individuale di prova e successivamente, in ordine numerico, una cronometrata. I 16 migliori tempi passano alle manche di qualificazione, a gruppi di quattro riders, per la finale. Mi sento molto tranquillo dopo la discesa di prova, la neve rispetto al giorno precedente è molto più compatta e la bici si guida bene. Se avessimo corso in quattro con lo splendido sole di sabato, probabilmente ci saremmo scontrati poco dopo la partenza dal cancello. Devo ammettere che gareggiare assieme ad altre tre persone sulla neve, friabile o compatta che sia, mi preoccupa lo stesso, Fortunatamente la discesa cronometrata si svolge singolarmente e con un tempo, non troppo distante dal migliore, mi qualifico.
Fiducioso del risultato, conto di fare un'ottima partenza e mettermi in testa al gruppo per evitare possibili scontri in curva. Non ho il vantaggio di scegliere il posto di partenza e mi assegnano quello più distante dalla traiettoria ideale.

Parto a razzo, taglio tutta la pista per prendere bene la prima curva e sono in testa. Chiudo in prima posizione sia la prima che la seconda manche; la mia tattica funziona!
Semifinale: guido il gruppo fino all’ultima curva quando vengo superato. Non importa, anche il secondo si qualifica, penso. Ho un bel vantaggio rispetto al terzo ma fatico ad avanzare sull'ultima serie di woops. Il traguardo è vicinissimo ma il mio cervello poco ossigenato non elabora i segnali del pubblico che mi avverte dell'imminente sorpasso ed io rimango seduto sulla sella senza pedalare. Comunque, anche se avessi capito le mie gambe non avrebbero retto lo sforzo.
Con la coda dell'occhio vedo la ruota dell’avversario passare la linea dell’arrivo prima di me. Ci abbracciamo ed entrambi ridiamo perché non ci reggiamo più sulle gambe per quanto è stata faticosa questa semifinale. La finale me la sono goduta come spettatore, ma avrei volentieri faticato ancora. Esperienza bellissima e molto divertente!

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