Up & Downhill Superbike

 

 

 

Siamo a Serrada, vicino a Folgaria, dove questa idea un anno fa prese forma.
Lo spirito era quello di unire gli stradisti e i freeriders in una sfida in bilico fra goliardia e performance per un degno finale di Stagione.
Nonostante fosse la prima giornata d’autunno Serrada ha avuto al sua “indian summer” e in una giornata calda e parzialmente soleggiata si sono sfidate tre diverse bande riunite sotto un unico cappello: gli stradisti puri e i discesisti puri che si sono uniti per formare le coppie e gli “alieni”, che hanno pensato a fare tutto da soli.

“Il tutto da soli” consiste in una cronoscalata di circa 630 m. di dislivello per una distanza di poco più di 8 km. e una discesa di oltre trecento metri di dislivello da bruciare (per alcuni) sotto i 3 minuti.
Lo scalatore all’arrivo della stazione a valle di Serrada passava idealmente il testimone al compagno che scendeva dalla stazione a Monte dell’impianto della Martinella, fino all’arrivo, che coincideva col termine della cronoscalata.

In un’atmosfera di festa, che caratterizza in special modo gli eventi freeride, un manipolo di divertenti e goliardici assatanati ha dato luce e colore a questo secondo appuntamento.
La salita è la classica Mezzomonte-Serrada, testata dai Pro della Bardiani-CSF Mirko Maestri e Michael Bresciani: inizio leggero per scaldare la gamba per arrivare a una decisa impennata a ridosso dell’abitato di Guardia dove in pochi tornati si guadagna qualche centinaio di metri. Altro strappo deciso nell’ultimo quarto di gara con un 16-17% che non accenna a dare tregua.
Leggera spianata prima dell’arrivo all’abitato di Serrada ma rampa infida in vista dell’arco d’arrivo per regalare un furisoglia a tutti.

 

 

Molto gravity ma non meno impegnativa la discesa ricavata per gran parte all’interno di un antichissimo sentiero utilizzato secoli fa per portare a valle i macigni calcarei della antica cava di monte. Dopo un tratto su pratone ad alta velocità la prima parte di bosco è caratterizzata da un single track scorrevole ma a tratti piuttosto stretto.
Il fondo da scorrevole diventa via via più pietroso. Sempre veloce ma impone grande attenzione sulla traiettoria da prendere. Nella pietraia, novità di quest’anno, una diversione tra i larici su un letto di aghi di pino. Ci si reinnesta al sentiero 136 con un piccolo drop per proseguire veloci verso il paese e il rettilineo finale.

Evento divertente e Goliardico, si, ma con prestazioni sia in salita che in discesa, di tutto rispetto.

Non c’è due senza tre.
Arrivederci all’anno prossimo!

VIVI IL TRENTINO SU MOBILE

Outdoor Active è un'applicazione che ti permette di visualizzare e consultare il territorio dell'Alpe Cimbra. Dalle passeggiate trekking al mondo delle bike, qui è possibile consultare i 52 tracciati, con descrizione, lunghezza, durata, ecc...per rivivere la natura e le sue tradizioni .