ALPE CIMBRA EBIKE

 

In sella a due Atala a pedalata assistita e accompagnati dalla guida alla scoperta di alpecimbra, terra con un'infinita varietà di percorsi per qualsiasi livello, percorribili tutto l'anno.

Quante volte abbiamo rinunciato alla pedalata della nostra vita perchè ci sembrava "too much" o, pur ritenendola alla nostra portata, uscivamo da un periodo buoi di lavoro e non avevamo un'adeguata preparazione per affrontarla?
E allora si preferiva rinunciare o ripiegare con la "squadra B" (quella degli amici meno allenati e che normalmente si snobbava) su un itinerario più leggero. E quante volte abbiamo sognato di "vedere" oltre quella montagna senza avere l'energia o il tempo per poterci arrivare?
E infine, provate a pensare di prepararvi sempre sullo stesso tipo di percorso durante gli allenamenti. In questo modo, mantenendo due parametri costanti (il percorso e la frequenza cardiaca, ad esempio) potreste vedere i miglioramenti poichè il tempo di percorrenza dovrebbe in teoria progressivamente diminuire.


Con la e-bike tutto questo è possibile. 


Tutte le volte che ho parlato con "puristi" della pedalata muscolare ho sentito commenti sulla e-bike poco incoraggianti come se il solo fatto di prenderla in considerazione, l'anima, l'onore e l'orgoglio si macchiassero indelebilmente in ordine ad un principio per cui la spada può usarla solo il cavaliere. per contro, tutte le volte che ho parlato con i bikers che l'hanno provata, ho notato accendersi la fiammella dell'amore incondizionato senza compromessi. Per non parlare di tutta quella moltitudine di trail dai dislivelli indefinibili, veloci e dal fondo insidioso, in cui ogni volta che si mette male l'anteriore ci si inchioda e si deve ripartire.
Bene, con le e-bike tutto questo si trasforma da gogna a divertimento totale poiché ciò che è scoglio si trasforma in pista, ciò che è crocifissione (nell'accezione biblica del termine) si trasforma in "passione" (NON nell'accezione biblica del termine).
E i fondi lenti e collosi? Ne vogliamo parlare?
Quei piccoli strappetti per cui non basta neppure il fuorisoglia e al termine dei quali stramazziamo letteralmente al suolo...
Insomma, l'e-bike ha "quadrato un cerchio" a tante persone e altrettante lo stanno quadrando mentre vi scrivo. L'ultima delle motivazioni per cui la comprerei è proprio la prima per chi non ha capito o non vuole capire: che con questa bicicletta non si fa fatica. Nulla di più sbagliato in quanto la vostra attitudine allo sforzo fisico dipende dal programma che volete utilizzare e quindi, ancora una volta, dipende da voi.
E non crediate che un bell'itinerario di 60 km. con diverse migliaia di metri di dislivello vi permetta di guadagnare la soglia di casa belli riposati solo perchè avete utilizzato "l'elettrica". Arriverete comunque demoliti in proporzione a quanto avete deciso di spremervi.

 

Smarcati i falsi dogmi passiamo alla libidine pura: il gravity.
Per divertirsi in discesa occorre concentrazione. Siamo tutti d'accordo? Per divertirsi in discesa occorrono orpelli che sinceramente, in salita, mi risparmierei volentieri (protezioni ad esempio).
A questo punto se devo pedalare una "muscolare" o parto bardato e cerco una location in cui posso utilizzare uno shuttle o un impianto di risalita oppure mi compro un mezzo più leggero e tutto di conseguenza. E' una questione di scelte, ben inteso.
Ma quella luce che vi si accende negli occhi allorché l'inclinometro passa dal più al meno e le leggi della gravità iniziano a lavorare dall'altra parte dell'"uguale", non vogliamo considerarla?
Avete mai sputato in salita quando la bocca è impastata al punto che l'imprecazione esce felpata a fil di voce? E quando avete maledetto gli ultimi mesi di lavoro in cui non avete dedicato il giusto tempo alle vostre sedute allenanti? Tutto questo in discesa non succede. E allora se vogliamo divertirci, in sicurezza e con le adeguate protezioni, la parola è una sola: E-BIKE.
Pensate che manco la possiedo. Ma la sogno...

Siamo qui sull’Alpe Cimbra di Folgaria Lavarone e Lusérn in Trentino, uno degli alpeggi più estesi dell’arco alpino.
Fra i 1.200 e i 2.000, anche l’ultimo giorno d’estate inizia a salutare l’autunno come sei mesi dopo farà l’inverno con la primavera. Le mezze stagioni sono sempre miti in questi luoghi, non foss’altro per il sole che scalda dal mattino alla sera.
Questo luogo, contrariamente a molti altri che vivono incassati nelle valli, viene baciato dall’arco solare per tutta la giornata e questa è una cosa non di poco conto, in montagna.

Partiamo con la nostra guida, Alessio, da Costa, appena sopra l’abitato di Folgaria per raggiungere passo Sommo costeggiando il campo da golf appena rinnovato e “upgradato” a 18 buche.
Il trail in diagonale che costeggia il driving range sta appena sotto la strada e già così a freddo inizio ad apprezzare la pedalata assistita che mi evita di acciaiare le gambe.
Dal passo prendiamo il sentiero 839 in direzione Tezzeli per girare rapidamente sulla sinistra prendendo l’841 fino a S. Sebastiano.

Queste indicazioni che vi riporto servono per memorizzare a casa l’itinerario a grandi linee giacché in ambiente, i riscontri visivi sono tali e tanti che è possibile navigare a vista. In questo devo dire che la bicicletta a pedalata assistita ci aiuterà non poco dal momento che prendere una traccia sbagliata e tornare sui propri passi è meno gravoso.

E’ molto importante, come modus operandi, buttare sempre un occhio all’indicatore della batteria. Questo per due motivi: il primo è che non esistono distributori di elettricità come di carburante e rimanere “a secco”, significa trascinarsi non meno di 22 kg. di bicicletta fino a destinazione. Il secondo è che, soprattutto se il mezzo non è vostro, non potete conoscere lo stato di usura delle batterie, ragione per cui è bene cautelarsi.
Arrivando a S. Sebastiano dalla destra della strada, la attraverseremo per proseguire in direzione Carbonare, fra Folgaria e Lavarone, che deve il suo antico nome al fatto che proprio qui si produceva il carbone da legna.

Proseguiamo verso Lavarone mentre il sole del mattino inizia a scaldare. In località Virti, prendendo un sentiero segnato sulla sinistra, raggiungiamo quel che resta del forte di comando Austro-Ungarico, un presidio incuneato fra due alte pareti calcaree praticamente invisibile anche dall’alto. Ora rimangono le strutture portanti in pietra e cemento e un grande numero di gallerie, attualmente chiuse per motivi di sicurezza, un tempo adibite ad alloggi, rimesse e magazzini. Sembra di essere in un altro mondo: se solo per un attimo immaginiamo cosa dovesse essere la vita in guerra all’interno di questi fortini, la fantasia porta alla luce le mille difficoltà di questo periodo buio della nostra storia.
A breve distanza dal Forte di Comando, rientrando sulla strada, prendiamo nuovamente a sinistra per “il respiro degli alberi”, un sentiero didattico fra natura e arte lungo il quale, l’ideatore e diversi altri artisti, hanno creato alcune opere che si armonizzano perfettamente con l’ambiente. Sono una decina di chilometri fra andata e ritorno senza apprezzabili dislivelli: una piccola diversione che ci consente, verso la fine, di affacciarci sulla Valsugana e il lago di Caldonazzo.

Lavarone è uno dei fulcri del turismo cimbro. Un piccolo lago alpino natural – bandiera Blu 2017- dona a questo territorio, un’atmosfera tutta particolare. Sport acquatici in estate e pattinaggio su ghiaccio d’inverno danno allo specchio d’acqua una valenza tutta particolare. Nei pressi di Lavarone, per chi lo desiderasse, meno storico ma più adrenalinico, troviamo il bike park.

Situato sul versante sud del Monte Tablat, questo piccolo paradiso vi permetterà di trascorrere giornate in tutta sicurezza per mettere alla prova o magari migliorare, anche prendendo lezioni da istruttori qualificati, le vostre skills. Quattro percorsi, rum runner, mojito, pina colada e Whezzyssghevenait vi permetteranno di incrementare via via le vostre capacità. Per chi non possedesse una bici da DH, il park mette a disposizione le ottime NORCO. Per i bambini è possibile noleggiare biciclette adatte a questi percorsi o alla pista di pump trek, allestita alla base dell’impianto di risalita. Il bike shop, il ristorante e un albergo nelle vicinanze ne fanno un luogo perfetto per soggiorni gravity.
Aggiriamo a nord frazioni di Lavarone per passare da Cappella e raggiungere forte Belvedere, struttura perfettamente conservata, anche grazie a interventi di ripristino.
Fu costruita dagli austriaci nel periodo 1.908-1.912 in posizione dominante sulla Val d’Astico, allora linea di confine fra Regno d’Italia e Austria-Ungheria. Progettato per resistere a pesantissimi attacchi, il forte era dotato di ogni elemento indispensabile: copertura corazzata in calcestruzzo e metallo dello spessore di m. 2,50, serbatoio dell’acqua, potabilizzatore, centrale elettrica, infermeria e centro comunicazioni oltre ad una copertura difensiva e offensiva impressionante.

 

Un emozionante impianto multimediale vi permetterà di vivere in parte e capire le atrocità della guerra al fine di rendere i visitatori, soprattutto i giovani, consapevoli dell’assurdità di questa e di tutte le guerre che ancora continuano ad imperversare in molte parti del mondo. Da questa posizione dominante lo sguardo va in ogni direzione abbracciando tutta la parte settentrionale del comprensorio, quella verso Luserna e Millegrobbe, luogo molto vocato per sci di fondo e fat bike.
Dal forte aggiriamo Lavarone passando da Sud per Pra’ di Sopra. Da lì a Carbonare la strada è breve. Poi attacchiamo la salita che ci riporta a Passo Sommo da cui raggiungiamo velocemente Costa, da cui siamo partiti.
La particolarità dell’Alpe Cimbra è l’infinita varietà di itinerari che possiamo praticare a qualsiasi livello.

Dalla semplice e sicura biciclettata per le famiglie a i più impegnativi dislivelli per i professionisti per passare dal bike park o dall’enduro con risalite in seggiovia.
In un mondo basato sul sensazionalismo siamo naturalmente ed inconsapevolmente portati a subire il fascino degli estremi che tende a creare passioni dirompenti e fugaci anziché cultura e consapevolezza.

 

 

L’Alpe Cimbra non è la terra degli estremi ma quella della consapevolezza. Offre tutto di tutto e lo fa in silenzio, senza effetti speciali, senza fuochi d’artificio, forte del fatto che quando la scopri t’innamori, nell’accezione più nobile del termine. La sua litologia calcarea rende i percorsi pedalabili tutto l’anno poiché non si tende a formare fango se non laddove i suoli, se molto alterati, hanno spessori di terra consistenti.
La sua quota media, fra i 1.000 e i 2.000 metri la rende avulsa dalle impossibili afe estive ma comunque mite anche nei periodi meno favorevoli. La sua rete di sentieri, pensata realmente per ogni tipo di utenza, le garantisce un’offerta raramente riscontrabile in altre aree dell’arco alpino.

 

ALPE CIMBRA E MTB
L'Alpe Cimbra ha una lunga tradizione sulle due ruote essendo organizzatrice da 20 anni della 100 km dei Forti. Una competizione mtb il cui tracciato più lungo arriva ben a 105 km.
E per non parlare della storica salita su Strada fino a Passo Coe dove, nel Giro d'Italia del 2002, un 25 enne Cadel Evans crollò in Rosa regalando a Tonkov la vittoria di tappa e a Savoldelli il Giro d'Italia.
se pensiamo di visitare l'Alpe Cimbra sulle due ruote o meglio, decidere di trascorrervi una vacanza, vi consiglio di guardare il sito ufficiale molto ricco ed aggiornato.
Una volta sul luogo, acquistate la cartina ufficiale 1:25.000 in cui troverete tutti gli itinerari mappati secondo i colori che contraddistinguono i vari livelli di difficoltà. Ma in Alpe Cimbra le cose le sanno fare bene e gli itinerari sono stati ulteriormente contrassegnati individuando classi di utenti e tipologie di percorsi. Troverete pertanto i percorsi "family" con tre livelli di difficoltà, i percorsi DH e i percorsi eBIKE con tre livelli diferenti di difficoltà segnalando la necessità di ricarica o meno.

Sui siti: alpecimbra.itbikehotels.alpecimbra.it, potrete trovare ogni tipo di informazione riguardante vacanze ed eventi a due ruote. Per quanto riguarda la logistica potremo fruire di bike hotel e bike chalet, anch'essi segnalati nel sito.

 

Moda Sport
Via Negheli - 38064 Costa di Folgaria
Tel. +39 0464 723005 - modasport@virgilio.it - www.modasportfolgaria.it

Tacconi Sport
Via Trento, 49 - 38064 Folgaria
Tel. +39 0464 720222 - Cell. +39 393 5627071 - altipianisport@hotmail.it - https://www.skimium.it/

Folgaria Ski Rent and Bike
Via Colpi, 353 - 38064 Folgaria
Tel. +39 347 2420391 - info@folgariaskirentandbike.com - www.folgariaskirentandbike.com

Test-One Sport
Fr. Bertoldi, 63 - 38046 Lavarone
Tel. +39 0464 780067 - Cell. +39 335 7620312 - testone@gmail.com - www.testone.eu

Bike Park Lavarone
Fr. Bertoldi - 38046 Lavarone
Tel. +39 335 7489737 - www.bikeparklavarone.it

 Articolo tratto da 365 Mountainbike

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